Grotte

Grotte della Transilvania

GROTTA PONOR USCATA – PER TUTTI

E’ un breve ma entusiasmante percorso in una bella grotta naturale, formata da un antico percorso acqueo, di tipo orizzontale accessibile dopo una breve e facile discesa; poco frequentata ma si possono ammirare belle stalattiti e stalagmiti in continua formazione. Sono sufficienti abiti comodi e scarpe adeguate oltre ovviamente a una torcia.

GROTTA BUHUI – CON GUIDA E ATTREZZATURA

E’ tra le grotte più conosciute in Caras Severin.  Lunga 3 217 m, la galleria principale misura 2.100 m ed è interamente coperta dal fiume Buhui. La grotta è stata formata dalla perdita di questa acqua attraverso le immersioni sul suo letto. La grotta è una galleria di dimensioni variabili, con molti recessi e alcune grandi stanze lungo la strada. Sia dalla galleria principale che dalle sale iniziano gallerie laterali corte, intasate di concrezioni o materiale alluvionale. E’ ricca spettacolari pareti con forti tracce di livelli erosivi, cucchiai e marmitte. E’ una delle più grandi grotte in Banat e nel paese, impressionante non solo nelle dimensioni, ma anche per la grande varietà di  gallerie e sale fossili cariche di concrezioni. 
Ha anche un’importanza scientifica a causa dei problemi di idrologia carsica e biospeologia. Ecco perché è stato proposta nel 1969 come “riserva di grotte”. La grotta è ineguagliata e poco visitata. Per i turisti, è consigliata solo la parte tra l’ingresso di Certej e la confluenza con la galleria principale. Passare la galleria principale può essere fatto solo da turisti addestrati, guidati da un esperto speleologo (reperibile in loco). Devono essere equipaggiati con lunghi stivali di gomma, tuta, casco, illuminazione individuale e barche pneumatiche. Si raccomanda inoltre di visitare solo in caso di acqua bassa ed evitare l’inquinamento di tutti i tipi di percorso sotterraneo, perché l’acqua potabile viene catturata per Anina. Tempo di visita (a piedi e in barca): un giorno. Qui una descrizione (in romeno): link

PESTERA CU OASE (GROTTA DELLE OSSA)

Qui e stato scoperto il più antico europeo ‘nipote’ di un Neanderthal: è un antico uomo Sapiens, vissuto nell’attuale Romania nel periodo compreso fra 37.000 e 42.000 anni fa. Nel 2015 con una una ricerca genetica del Dna estratto dalla sua mandibola è stata scoperta una percentuale elevata di geni, tra il 6 e il 9%, degli uomini di Neanderthal. Pubblicato su Nature, il risultato si deve al gruppo coordinato da David Reich della Harvard Medical School, a Boston. Secondo gli autori è la prova che l’incrocio fra le due popolazioni potrebbe essere avvenuto in tempi più recenti di quanto immaginato finora.  Poiché ampi segmenti dei cromosomi di questo individuo sono Neanderthal, i ricercatori deducono che avesse un antenato neanderthaliano non più di 4-6 generazioni prima. 

Tutti gli esseri umani di oggi, non africani, hanno l’1-3 per cento di geni Neanderthal e questo ha fatto supporre che le due popolazioni si sarebbero incrociate in Medio Oriente, nel periodo compreso fra 50.000 a 60.000 anni fa, prima che i Sapiens si diffondessero in Asia, Europa e nel resto del mondo.

Ma la scoperta prova che gli uomini di Neanderthal e gli esseri umani moderni si incrociarono anche in tempi più recenti e in Europa. Per questo, quando i risultati preliminari sono stati presentati a New York, sono stati accolti con molto entusiasmo dalla comunità scientifica facendo ipotizzare che gli uomini di Neanderthal potrebbero non essersi estinti in massa come ipotizzato ma essere stati “assorbiti” dai Sapiens. 

L’uomo Sapiens si è diffuso in Europa nel periodo compreso tra 45.000 e 35.000 anni fa, occupando un territorio già popolato dai Neanderthal che scomparvero dopo il loro arrivo.Le due popolazioni vissero ‘insieme’ in Europa per circa 5.000 anni e secondo gli esperti potrebbero essersi incrociate in questo periodo. Ci sono prove archeologiche di una loro interazione, dice Reich: come cambiamenti tecnologici, nei rituali di sepoltura, e nelle decorazioni del corpo, che implicano uno scambio culturale tra i gruppi. Ma finora non vi erano prove genetiche di un “mix” avvenuto durante questo periodo. Peştera cu Oase  è un sistema di 12 gallerie e camere carsiche. Pestera Cu oase (storia)

PESTERA COMARNIC – PER TUTTI (CON GUIDA)

E’ la più bella e selvaggia grotta del Banat e anche della România. E la seconda più lunga in Banat con 5,229 metri. Il percorso turistico nella Grotta Comarnic consiste in una sequenza di gallerie e sale di grande dimensioni e molto concrezionate La Piccola SalaLa Sala delle ZebreLa Sala GrandeLa Sala dei FuorileggeIl MuseoLa Sala di CristalloLa Sala del Duomo La Sala VergineLa differenza di livello tra i due ingressi opposti è 31,5 m. La grotta è costituito da un livello più alto, in cui circola l’acqua e uno inferiore. L’ingresso si trova all’estremità settentrionale della grotta; è relativamente piccolo, chiuso da un cancello di metallo e serve come accesso al gruppo di visitatori con guida.
Per oltre due chilometri di livello superiore è un grande susseguirsi di grandi gallerie che collegano le camere anche di grandi dimensioni. Il sistema di grotte principale, che collega i due ingressi è un importante attrazione turistica per le sue formazioni e abbondano le bellezze con stalattiti, stalagmiti ed enormi cupole. Le pareti e il soffitto sono vere mostre di rilievi di calcite di diverse tonalità, presentando organi, mantovane, tende, veli, lame traslucide, piccoli cristalli di calcite e varie altre bande illuminate con luci scintillanti. Qui una descrizione completa (in romeno): Pestera Comarnic